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#16 Every day women and men become legends.

By 14:17:00

"That's why Rosa sat on the bus, That's why we walk through Ferguson with our hands up, When it go down we woman and man up"

Sto per lasciare l'italia, patria di tutto, per andare negli Stati Uniti, di cui la storia, per quanto possa essere lunga, sarà sempre minore rispetto a quella europea, a quella italiana. Ho letto tanto sulla storia degli Stati Uniti, spero di poter fare U.S. History il prossimo anno perché ne sono davvero affascinato. Ci sono parecchie cose che mi hanno rapito, oltre alle storie sui Nativi Americani e ai coloni, mi sono soffermato tanto sulla storia afroamericana, la nascita del Jazz e la lotta per i diritti civili. Sto per andare dall'altra parte del mondo e sono contento di conoscere la storia del paese in cui vivrò. Sono cresciuto con "Raven", "I Jefferson" e "Arnold", ho amato Raven, tanto che le ho scritto su facebook (Mi ha anche risposto, ciao mitici), ho amato Florence, Louise e George, ho amato Arnold. Sono il tipo di ragazzo che si metterebbe ad abbracciare le persone in strada e che, leggendo tutto quello che è successo durante le lotte di King e Malcom X, è rimasto toccato, a distanza di più di quarant'anni.
Quando pensi agli Stati Uniti, a cosa pensi subito? Oltre alle cose elencate nel post precedente penso sempre ad Harlem e a quanto sarebbe bello passarci una giornata e sì, sto parlando di Harlem, il quartiere di Manhattan più pericoloso negli Stati Uniti; Penso a San Francisco e alle messe con i canti gospel nel quartieri neri, penso a Chicago e a Detroit.

"Your first name is Free, last name is Dom, we choose to believe in where we're from"

Conosco persone, purtroppo, che ancora nel 2017 guardano il colore della pelle delle persone; Conosco persone, purtroppo, troppo tristi ed infelici nella vita.
Uno dei miei desideri era quello di essere ospitato da una famiglia afroamericana, come quelle dei film. Ecco a cosa penso quando sento "Stati Uniti", alle messe e alle chiese piene di neri che agitano le mani in aria chiudendo gli occhi e ringraziando il signore perché ancora vivi, dopo lotte durate decenni.
Molte volte mi hanno chiesto chi fosse il mio idolo, al mio: "Martin Luther King" ho ricevuto un solo: "Sarebbe?", silenzio. Mi considero fuori dagli schemi, invece di avere un tipo qualunque come idolo, ho King e ne vado fiero. Sono sensibile, nello stesso tempo stronzo ed acido, ma mi commuovo facilmente, come quando lessi la prima volta il discorso che King fece a Washington, "I have a dream".

"Ho un sogno, che i miei quattro bambini un giorno vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per l’essenza della loro personalità…Ho un sogno, che un giorno, laggiù nell’Alabama, dove i razzisti sono più che mai accaniti, dove il governatore non parla d’altro che di potere di compromesso interlocutorio e di nullification delle leggi federali, un giorno, proprio là nell’Alabama, i bambini neri e le bambine nere potranno prendere per mano bambini bianchi e bambine bianche, come fratelli e sorelle."

2017 e cari ragazzi, siamo di nuovo indietro di 40 anni, nelle ultime elezioni, negli stati più a sud del Mainland, alcuni neri sono stati cacciati dai seggi elettorali ed il Ku Klux Klan sta pian piano riprendendo piede, 2017 ragazzi e ancora esiste distinzione tra l'uomo bianco e quello nero.

Non costa nulla trattare le persone bene, non costa nulla trattarle da persone in quanto tali.





 -Emanuele.

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